Gli yoga - sutra di Patanjali (per sutra si intende argomento) rappresentano uno dei sei darśana (ossia visione, punto di vista, comprensione, dottrina, dalla radice sanscrita drç, vedere, contemplare, comprendere) facenti parte della tradizione orientale indù: Nyāya, Vaiśeşyca, Sāmkia, Yoga, Pūrva Mīmāmsa, Vedānta.
Si compone di 4 capitoli (pada):
1. SAMADHI PADA, la pura coscienza,
2. SADHANA PADA, la pratica,
3. VIBHUTI PADA, le realizzazioni,
4. KAIVALYA PADA, la liberazione.
L'autore dell'opera, Patanjali, come dichiarato nel primo sutra, dà atto con la stesura degli yoga-sutra di essere il testimone di un cambiamento che comporta il passaggio dall'oralità alla scrittura.
Pada 1
C a p i t o l o 1
1 Atha yogānuśāsanam
Ora (atha) la disciplina (scienza, istruzioni, esposizione) (anuśāsanam) dello Yoga (yoga).
2 Yogaścittavṛttinirodhaḥ
Yoga (yogaḥ) è l'arresto (nirodhaḥ) delle modificazioni (vṛtti) della mente (citta).
3 Tadā draṣṭuḥ svarūpe'vasthānam
Allora (a questo punto) (tadā), il testimone (la coscienza) (draṣṭuḥ) è stabile (avasthānam) in se stesso (nella sua natura essenziale) (sva-rūpe).
4 Vṛttisārūpyamitaratra
Altrimenti (negli altri stati) (itaratra), esiste identificazione (sārūpyam) con le modificazio-ni della mente (vṛtti).
I primi quattro sutra sono introduttivi e indicano sinteticamente, definendolo, l'intento dello yoga.
La parola yoga significa unione, legame (dalla radice sanscrita yuj che vuol dire unire, legare) nel senso di unificare lo spirito, eliminare la dispersione e gli automatismi che caratterizzano la coscienza ordinaria, attraverso l'autodisciplina.
Con l'arresto, la sospensione, la cessazione delle operazioni della mente (percezione ordinaria), la coscienza (lo stato più profondo, il testimone) è stabile e riposa nella sua essenza, senza influenze né condizionamenti esterni.