Strategia di una rapina

Un noir di perdenti fuori dall'American Dream

Un capolavoro dove ogni componente, presa isolatamente, rende un perfetto noir questo film.
La regia, la fotografia, la narrazione, le musiche, le interpretazioni si impongono tutti come valore autonomo e al tempo stesso prezioso per la costruzione di un impeccabile quadro di insieme. 
Robert Wise, il regista, dotato di un grande eclettismo, abile, nitido, completo nelle descrizioni dei contesti affrontati nei suoi films. Fra di essi: il mondo dell'alta finanza e le lotte di potere in quell'ambiente (La sete del potere, Executive Suite, 1954); una decisa presa di posizione contro la pena di morte (Non voglio morire, I Want to Live!, 1958); i due famosi e premiatissimi musicals West Side Story (1961) e Tutti insieme  appassionatamente (The sound of music, 1965).
Il film è del 1959 ed è tratto dal romanzo di William McGivern, che dà il titolo al film, Odds against Tomorrow.
La storia è dominata dalla preparazione della rapina e all'interno di essa: la scelta dei componenti del gruppo che attuerà il piano, l'analisi dei personaggi e le relazioni che si instaurano tra di essi, la descrizione del contesto sociale e di ambiente nel quale la vicenda si svolge.
New York. Dave Burk (Ed Begley) un ex polizziotto corrotto, vuole organizzare una rapina ad una banca a Melton, tra New York e Albany, per realizzarla coinvolge Earle Slater (Robert Ryan) un reduce dal carattere violento e Johnny Ingram (Harry Belafonte) un cantante nero che ha il vizio per il gioco ed è pieno di debiti. Slater e Ingram, inizialmente contrari, successivamente accettano di partecipare.
Al centro della vicenda il tema bruciante del razzismo (siamo alla vigilia degli anni 60, con la scia di omicidi che si porterà dietro quell'epoca) che è anche una delle cause principali del fallimento del piano e del finale tragico. Le storie personali dei protagonisti si intrecciano con le figure femminili, non protagoniste ma fondamentali per le loro interpretazioni ma anche per l'economia generale del film: Shelley Winters (il suo personaggio è dolente ed interpretato con efficacia, nella parte della compagna del reduce il quale vive una vita da perdente ed è un inconcludente) e Gloria Grahame (femme fatale, diventa oggetto di desiderio di Slater/Ryan, anche lei con alle spalle grandi interpretazioni in altrettanti capolavori del noir).
Nello sfondo la cittadina di Melton alla quale vengono dedicate alcune brevi inquadrature anche notturne prima della rapina diventando teatro dell'evento finale.
Le storie individuali di ciascun personaggio convergono tutte verso il finale a sorpresa: i tre componenti del gruppo, tre perdenti anche consapevoli di essere inadeguati nel partecipare al piano, tre vite che tentano un riscatto per mezzo di una rapina che sanno essere la loro ultima possibilità.
Bella e innovativa la fotografia di Joseph C. Brun, che mediante filtraggi tende a trascolorare i volti ed le immagini producendo tonalità stilisticamente molto descrittive di un'epoca. 
Atmosfera magica in bianco e nero ricca di suspence e carica di tensione impreziosita dal jazz della colonna sonora e da due intense esibizioni di Harry Belafonte.