Le case cantoniere, da quasi due secoli, fanno parte del paesaggio italiano. Tutte simili tra loro, hanno un'edilizia inconfondibile, sono basse, dipinte di rosso pompeiano, su un lato è scritto il nome della via di percorrenza e il chilometro corrispondente.
L’istituzione della casa cantoniera risale al 13 aprile 1830 anno del Regio Decreto di Carlo Felice Re di Sardegna. Viene ufficialmente istituita anche la figura del Cantoniere con il compito di manutenzione e di controllo di un ‘cantone’ della strada (un tratto di circa 3-4 chilometri). Per svolgere questo compito i cantonieri abitavano ad uso gratuito case costruite ai margini di ciascun cantone. La casa cantoniera serviva anche per soccorrere feriti o per ricoverare agenti della forza pubblica e militari in servizio.
A dicembre 2015 è stato siglato un accordo per la riqualificazione e il riuso dei beni pubblici a supporto dei nuovi piani di valorizzazione turistico - culturali del territorio nazionale.
L'accordo stabilito tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Presidente dell'Anas e il Direttore dell'Agenzia del Demanio permetterà di ristrutturare e riutilizzare 150 delle oltre 1.000 Case Cantoniere italiane. In Italia si contano esattamente 1.244 case cantoniere.
Un progetto pilota riguarderà 30 case che fanno parte di un enorme patrimonio immobiliare disseminato lungo tutto il territorio nazionale. Le potenzialità turistiche di queste case sono indiscusse dato che si trovano in prossimità di reti e circuiti culturali, turistici e di mobilità.
Molti viaggiatori ormai non utilizzano più le strade secondarie anche per l'assenza di luoghi di ristoro o di assistenza .
Il progetto prevede dunque la definizione di standards comuni da applicare alle 30 case cantoniere della fase pilota e la trasformazione di queste ultime in aree attrezzate dove si potranno riparare i veicoli, si potrà mangiare e si potrà dormire come in una antica locanda o un ostello per viandanti.
Per il momento i primi ad entrare nel programma sono le case che costeggiano i percorsi della via Francigena e il tracciato dell'Appia Antica poi saranno compresi il Cammino di S. Francesco (La Verna - Assisi), il Cammino di S. Domenico, il Circuito del barocco in Sicilia, la Ciclovia del Sole (Verona – Firenze), la Ciclovia Venezia - Torino.
L'Anas si farà carico della ristrutturazione degli edifici che diventeranno vere e proprie strutture rivolte ad un turismo alternativo per gli amanti del viaggiare lento, per gli appassionati degli spostamenti su sentieri poco conosciuti o arterie oramai sostituite dalle autostrade.
In sostanza le case cantoniere stimoleranno la crescita di un turismo nei luoghi non toccati dagli itinerari comuni del turismo nazionale, diventeranno avamposti di promozione territoriale e moltiplicheranno i luoghi di attrazione del turismo sostenibile.