Easy Rider: il viaggio alla ricerca di una nuova frontiera

Due ragazzi, Fonda e Hopper, dopo aver venduto una partita di cocaina grazie al ricavato partono diretti al Carnevale di New Orleans, attraversando gli Stati Uniti a cavallo delle loro moto choppers, simbolo di libertà e trasgressione.
Questo viaggio diventa l'occasione di incontri - la comune hippie che vive all'insegna di una vita in sintonia con la natura e nel rifiuto di ogni convenzione, ma anche l'avvocato, impersonato da un giovane Jack Nicholson che, in una breve parte ma indimenticabile, diventa loro compagno di viaggio – insidie – la reazione carica di pregiudizi, violenta e omicida da parte di coloro che li giudicano pericolosi in quanto diversi e liberi dalle convenzioni, come dirà Jack Nicholson in un frammento che racchiude lo spirito del film - esperienze -  la marjiuana e l'lsd, droghe simbolo di libertà e controcultura, mentre la cocaina è borghese - e paesaggi sconfinati dove si rinnovano i richiami al mito della frontiera e a quello delle origini.
Il film, uscito nel 1969, riassume in sè i motivi della Beat Generation (la vita on the road), ma anche quelli dell'esperienza dell'uso delle droghe e della musica rock, delle lotte studentesche contro la guerra in Vietnam; in questo quadro si innestano gli eventi degli omicidi dei due fratelli Kennedy, di Martin Luther King, di Malcom X.
A distanza di tempo Easy Rider mantiene intatta l'energia degli intenti cinematografici e la forza delle idee che producono i cambiamenti.
Il regista è Dennis Hopper (qui anche co-sceneggiatore; il film per lui ripresenta il tema della ribellione incarnato nella precedente recitazione nel film “Gioventù bruciata”), Peter Fonda è produttore e sceneggiatore.
La colonna sonora è costituita da brani rock diventati tutti dei classici tra i quali ci piace ricordare   Wasn't born to Follow di Gerry Goffin e Carole King, collocato in due occasioni del film e in due versioni differenti; la canzone è interpretata dal gruppo statunitense The Byrds ed inserita nel loro album The Notorious Byrd Brothers, uno dei migliori dischi rock di tutti i tempi, ricco di numerosi capolavori, innovativo e pervaso di quello spirito poetico e rivoluzionario presente in Easy Rider.