La iena - L'uomo di mezzanotte


Il regista americano Robert Wise, dopo aver fatto esperienza di montaggio in Quarto Potere/Citizen Kane e L’Orgoglio degli Amberson/The Magnificent Amberson, realizza La iena - L'uomo di mezzanotte/The Body Snatcher, che succede al suo primo lungometraggio Il giardino delle streghe/The Curse of the Cat People.
I primi due titoli citati rappresentano le prime due monumentali opere cinematografiche di Orson Welles.
Come i successivi due titoli citati, l’esordio del nostro.

Cat People/Jacques Tourner/1942
The Curse of the Cat People/Robert Wise/1944
Il giardino delle streghe, viene realizzato con l’intento iniziale di farne un ideale seguito del precedente Bacio della pantera/Cat People.
Il risultato che ne esce è una competizione al rialzo fra i due film, entrambi realizzati con un'alta dose di mistero: ma mentre il primo (Cat People/Jacques Tourner/1942) evoca paura e orrore, il secondo (Il giardino delle streghe/Robert Wise/1944) realizza un’atmosfera da fiaba inquietante e fantastica, componenti che si integrano in modo affascinante.
La responsabilità della diversa geniale direzione del secondo è del produttore Val Lewton, che compare, oltre che come produttore anche cosceneggiatore, con lo pseudonimo di Carlos Keith.
In La iena - L'uomo di mezzanotte/The Body Snatcher/1945, ambientato nella Edimburgo del 1831, un professore di anatomia (Henry Daniell) allo scopo di esplicare la sua attività didattica, si serve dell’opera di un vetturino (Boris Karloff) che disotterra di notte i corpi dal cimitero dietro ricompensa, Body Snatcher “ladro di cadaveri”.
Questo rapporto affonda le sue radici in un terribile passato, che li lega in maniera indissolubile. Ma il professore non può fare a meno dei suoi studi e ciò, da un lato lo rende conoscitore competente della sua materia, ma dall’altro uomo senza scrupoli e senza anima. 
Viene invocata la sua competenza di celebre studioso e chirurgo per salvare la vita di una bambina affetta da paralisi. Un suo allievo gli aveva manifestato la richiesta. A sua volta il giovane sollecitato dalla madre della piccola. Anche in questo caso torna utile l’opera dell’ambiguo personaggio recitato da Boris Karloff. Ma il giovane allievo ha uno scatto di opposizione morale, che il professore però vanifica con la prospettiva di salvare una vita, quella della piccola.
Il prezzo di una vita salvata, la piccola attraverso l’operazione, però è la vita recisa di un’altra, la povera ragazza cieca, che canta mentre chiede la carità lungo le mura della città, il corpo della quale viene utilizzato dal professore per farne esperimenti.
Dal depredare le tombe all’uccidere e infine il ricattare il professore. La realtà è diventata non più sostenibile, al punto da spingere il professore stesso ad uccidere il suo “ladro di cadaveri”.
Una gerarchia di valori si ripristina, dove il Male non può più continuare ad esistere.
Il professore ha un lampo di pentimento per l’uccisione del vetturino e impazzisce, sbandando rovina fuori della strada con il calesse che trasportava lui e la salma che egli stesso aveva disotterrato.
Boris Karloff e Bela Lugosi
Il film tratta in maniera molto efficace il tema dell’ambiguità e degli abusi della scienza nel campo della ricerca e dei trapianti, peraltro questione dibattuta di enorme attualità, delineando i personaggi, sempre in bilico tra il Bene e il Male, immersi in un’atmosfera gotica dai forti contrasti di luce, che suggeriscono ed alludono la trama del racconto sempre in maniera impeccabile.
Ulteriore particolarità di La iena - L'uomo di mezzanotte è la presenza di Bela Lugosi, che con Boris Karloff, contribuì a rendere mitico il genere horror, così come in questo piccolo gioiello RKO degli anni quaranta.