Gente di domenica, fermo immagine Europa 1929


Film che vale per le atmosfere di ottimismo e il clima sereno che si respira in un periodo storico irripetibile: quello tedesco del Novembergruppe.
Ma al di fuori della contestualizzazione, con un fermo immagine possiamo prendere in considerazione questo film per rivedere e rivivere il clima europeo della fine anni venti.
In Germania le ferite della Grande Guerra sembrano rimarginarsi mentre sono ancora lontani gli orrori del nazismo: siamo nel clima culturale della Berlino tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso.
Al centro del film l'incontro di 4 ragazzi in una domenica trascorsa con spensieratezza presso uno  dei laghi della cintura berlinese, dove le piccole cose della vita dei personaggi si mescolano con la vita della città di Berlino dell'epoca.
Gente di domenica, non solo il film che racconta una storia ma anche il documentario di una città   vivace e scattante, secondo la tradizione consolidata, quella delle “sinfonie” dedicate appunto alle città.
Il bar il luogo di incontri sentimentali, il traffico della città, il parco cittadino con le orchestre che suonano.


Muto, nonostante il sonoro fosse una realtà dal 1927, (molto belle le musiche scelte a corredo nella bella edizione Ermitage Cinema), il film è la combinazione vincente di autentici talenti: Samuel “Billy” Wilder, Kurt e Robert Siodmark, Edgar Ulmer, Fred Zinnemann, Eugen Schufftan. Registi e operatori di primo piano del cinema americano anni '40 e dei decenni successivi. Non fecero in tempo ad affermarsi a causa dell'antisemitismo che impedì loro di mettersi in luce nel loro paese.
Il film all'epoca ebbe uno straordinario successo di pubblico in quanto operava un cambiamento di rotta rispetto alle tradizioni e alle regole vigenti all'Ufa, la casa di produzione cinematografica tedesca.